2015


A Spello la consegna del Premio Internazionale “CONSTANTINUS MAGNUS” 2015. La cerimonia di consegna del Premio giunto alla sua IV edizione, promossa dal Sacro Ordine Imperiale Militare Nemagnico Angelico Costantiniano di San Giorgio e Santo Stefano, sotto i patrocini del Consolato Onorario della Federazione Russa di Ancona e della Casa Reale e Imperiale Picco Lavarello Lascaris Comneno Paleologo Obrenović di Costantinopoli – Serbia, si è svolta quest’anno a Spello nella suggestiva Sala dell’Editto del Palazzo Comunale, con premiati di fama internazionale.

Presente il Gran Maestro dell’Ordine, Principe Luigi Maria Picco di Montenero Lavarello Obrenović di Serbia, Bosnia e Costantinopoli. Altresì presenti autorità politiche, civili e militari, tra cui il Consigliere regionale dell’Umbria, già Sindaco di Assisi, Ing. Claudio Ricci, il Sindaco di Orgosolo Dott. Dionigi Deledda, il Magnifico Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Prof. Sauro Longhi, il Presidente Onorario dell’Unione delle Comunità Islamiche in Italia dott. Mohamed Nour Dachan, il Presidente in carica dott. Ezzeddin Elzir, il prof. Roberto Romano già Ordinario di Filologia Bizantina presso l’Università “Federico II” di Napoli, Mons. Bruno Gagliarducci Prelato di Sua Santità già Cappellano militare , Mons. Daniele Micheletti, Arciprete della Basilica del “Pantheon” di Roma, il prof. Giorgio Bonamente, Docente di Storia romana all’Università degli Studi di Perugia nonché Presidente della Commissione valutatrice del Premio, il Segretario della stessa Marchese dott. Fabio Guasticchi, S.A.R. P.pe Leonardo Salomone della Torre d’Oriente, S.E. Marchese Hendrikus Hermanus Maria Ruijgrok di Catì, Console Generale onorario del Regno di Thailandia in Amsterdam; il Prof. Maurizio Oliviero, Docente di Diritto pubblico comparato nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Perugia, che ha svolto egregiamente anche la funzione di moderatore della serata, il prof. Valerio De Cesaris, Docente di Storia contemporanea presso l’Università per Stranieri di Perugia e rappresentante della Comunità di Sant’Egidio di Roma, la dott.ssa Natela Scenghelija, dirigente in Italia del Settore Investimenti del grande gruppo energetico russo “Renova” e tantissime atre autorità e pubblico di invitati, fra cui i massimi dignitari dell’Ordine Costantiniano Nemagnico e, ovviamente il Sindaco di Spello, dott. Moreno Landrini nella sua funzione di padrone di casa.

Il Premio, che rappresenta un prestigioso riconoscimento destinato a coloro che hanno contribuito, in Italia ed all’estero, allo sviluppo e alla diffusione della cultura e del sapere nei diversi settori, nell’interesse supremo dell’elevazione e della promozione del progresso dei popoli, della ricerca della verità, della libertà, della giustizia e della pace e, quindi, della fratellanza universale. Anche quest’anno si è rinnovata la cerimonia di consegna del Premio, perché l’iniziativa nasce per divulgare, oggi più che mai, i temi importanti e necessari del dialogo, della sinergia, della crescita socio-culturale ed etica delle società civili. Il Premio vuole aggregare e mettere in relazione personaggi che quotidianamente, lavorano per rendere migliore il nostro mondo con azioni concrete e durature.

Dopo aver dato lettura, con l’assemblea in piedi, di una lunga e partecipata lettera di saluto e di compiacimento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, i premi sono stati assegnati a:
. Comune di Lampedusa per la Sezione “Pace e Difesa dei Diritti universali”
. Armando Ginesi per la Sezione “Arte e Cultura”
. Brunello Cucinelli per la Sezione “Imprenditoria ed Economia”
Purtroppo il Sindaco di Lampedusa, la dott.ssa Giusi Nicolini, all’ultimo momento non ha potuto presenziare per cause di forza maggiore ma si è fatta rappresentare da una lettera il cui testo, di eccezionale importanza, ha commosso l’intera assemblea e che è nostro intendimento riportare per intero: "Emozioni divergenti in questa mia a voi rivolta: rammaricata, per non poter essere presente oggi nella incantevole cittadina che ospita la cerimonia; onorata per il prestigioso conferimento. Il mio cuore confida nella vostra comprensione. Sono certa che riconoscerete valide le ragioni della mia assenza. In un omento storico come quello che stiamo attraversando, non potevo esimermi dal tentare con ogni mezzo di stimolare le coscienze e l’intelletto delle persone che assistono frastornate a un fenomeno igratoriodi entità tale da mettere in luce persino le proprie cagioni. Proprio per questa ragione mi sono recata ieri, al fianco del vicesegretario generale delle Nazioni Unite Philippe Douste-Blize, nella cittadina ungherese di Beremend. Con la massima umiltà ma consapevoli del fatto che, se pur piccolo gesto, ogni passo è un passo in meno che ci separa dal traguardo.

Al confine tra l’Ungheria e la Croazia ho avuto modo di toccare con mano quei chilometri di filo spinato che separano oggi i due Paesi e un brivido mi ha pervaso. Ho assistito per anni alla barriere naturale che separa due continenti mietendo vittime tra quanti tentano di attraversarla. Il Mare Mediterraneo custodisce sul proprio fondale migliaia di corpi che un tempo furono persone con una casa e degli affetti. Esseri umani che quella casa e quegli affetti non li hanno abbandonati volontariamente ma indotto o, addirittura, costretti a farlo. Una storia di cui Lampedusa è da sempre testimone e contro la quale essa da sempre si batte. Ieri ho visto un muro di filo spinato che rischia di moltiplicare le città costrette ad assistere a tristi pagine di storia.

Oggi, in questa sala intrisa di storia, voi conferite un riconoscimento – non a me, che altro non rappresento se non i miei concittadini – ad un pensiero spontaneo e collettivo; un’attestazione di validità del principio di accoglienza e quindi della fratellanza. La stessa naturale manifestazione di solidarietà, tra persone di culti e culture diverse, che nelle mie isole viene quotidianamente celebrata e che è stata oggetto di particolare attenzione del Pontefice il quale a Lampedusa si è recato nel suo primo viaggio pastorale. E mentre in un piccolo fazzoletto di terra, granello di sabbia del Mediterraneo, si sperimentano, anche involontariamente, principi di convivenza e di scambi culturali, altrove continuano ad ergersi muri dove erano stati abbattuti. Inducendo inevitabilmente una regressione al grande progetto di autentica unificazione europea. Obbiettivo minacciato da politiche, quelle attuate in molti Stati membri, ottuse e prive di qualsivoglia forma di programmazione sociale. Ho avuto l’onore di conoscere il Santo Padre Francesco e di commuovermi per le sue parole, capaci di scuotere l’anima e indicare la strada al tempo stesso. Più di recente mi pregio di aver conosciuto un’altra persona capace di guardare oltre e inquadrare con chiarezza la via da percorrere. Con esso abbiamo osservato a lungo quel filo spinato interrogandoci sul senso di quanto sta accadendo. Infine, per quanto dispiaciuta per l’assenza, mi emoziono nel ricevere perfino il vostro riconoscimento. Sapere che il Sacro Ordine Militare Nemagnico Angelico Costantiniano di San Giorgio e Santo Stefano ritenga meritevole di onore la politica dell’accoglienza attuata dalla mia gente, elevandola a giusta pratica, mi offre una ulteriore ragione per sperare. La vostra illustrissima opinione viene dalla sottoscritta letta quale vicinanza e appoggio nel perseguimento di una visione: un mondo in cui i popoli non sono costretti ad emigrare ma hanno la libertà di farlo è un mondo che funziona dal punto di vista sociale, economico, culturale e religioso; un luogo dove non si affrontano costi esorbitanti per risolvere gli effetti collaterali di ingenti autolesionistici investimenti, ma un ambiente unico in cui gli interscambi tra continenti sia scevro da minacce di matrice dittatoriale o terroristica e da sedimentato odio razziale. Proprio perché l’economia del nostro continente attraversa un capitolo critico è il momento di guardare oltre e capire quale sarà la società del futuro per andarle incontro, senza resisterle, ma migliorandola già da adesso.

Giuseppina Maria Nicolini”


Prima della consegna dei prestigiosi Premi, il prof. Maurizio Oliviero ha brevemente tracciato il profilo professionale di grande imprenditore conosciuto in tutto il mondo di Brunello Cucinelli, nonché della sua passione per la cultura e della sua benemerita filantropia, mentre il prof. Giorgio Bonamente lo ha fatto del prof. Armando Ginesi, sottolineando come alla sua apprezzata esperienza internazionale di storico dell’Arte contemporanea egli unisca il ruolo importantissimo, quale Console Onorario della Federazione Russa di Ancona, di ponte tra l’Oriente e l’Occidente sotto il profilo politico, economico e religioso essendo note le sue iniziative a favore del dialogo tra i popoli e le rispettive fedi.

All’interno della cerimonia di conferimento del Premio 2015, l’Ordine Costantiniano Nemagnico sulla scia della grande lezione politico-religiosa dell’Imperatore Costantino, ha inteso contribuire al dialogo interreligioso, alla coesistenza pacifica, alla libertà religiosa dei popoli, ha perciò promosso un incontro culturale su tema “Cavalieri oggi. Contributi per una spiritualità di pace”. L’incontro a preso spunto dall’Enciclica “Laudato sì” di Papa Francesco, una enciclica per tutti, non solo per i Cristiani, ma – la premessa è d’obbligo – non è un documento scientifico, è un documento spirituale.

L’incontro si è concluso con una Tavola Rotonda, con la quale si è cercato di trovare gli spazi di dialogo fra le grandi religioni monoteiste al fine di superare ogni tentazione di violenza e terrorismo, la via alternativa a queste tentazioni, passa per il riconoscimento delle differenze.

A tale incontro hanno partecipato:
. Mons. Daniele Micheletti, Arciprete della Basilica del Pantheon di Roma;
. Mons. Bruno Gagliarducci, Prelato di Sua Santità già Cappellano militare;
. Dott. Ezzeddin Elzir, Presidente dell’U.CO.I.I. (Unione delle Comunità Islamiche d’Italia);
. prof. Valerio De Cesaris, Comunità di Sant’Egidio.